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Lo scrittore e poeta Dino Coltro  mancato nel 2009, scrisse questo articolo per la rivista, nel febbraio del 1990, nella serie di articoli ‘Leggende e curiosità’.

In origine

Nell’Alto Cadore, nel cuore delle Dolomiti Orientali, il Tudaio si erge gibboso verso il cielo e racconta nelle notti di luna la sua Antica storia alle genti della montagna. Un tempo, ani anorum fa, un unica valle, ampia e verdeggiante, congiungeva il Cadore al Comelico.

Allora il Tudaio non esisteva ancora. Al suo posto sorgeva Euganea, la città dei popoli euganei, costretti a rifugiarsi dove il fiume Ansieri si mescola al Piave, da Antenore, sbarcato dopo la caduta di Troia nelle terre del Delta, spingendo verso i monti la popolazione indigena.

Tudaio era l’ultimo discendente dei re degli Euganei, dotato di una forza così grande da essere considerato un gigante: più volte aveva salvato la città dagli attacchi dei popoli vicini che tentavano di impossessarsi di Euganea e delle sue ricchezze. Tudaio era invincibile e con lui, la città e il suo popolo.

Monte Tudaio

fantasia di Dino Buzzati

L’amore proibito

Il giovane re amava, ricambiato, la bella Soandre, bionda figlia di un capo tribù che aveva fissato la sua dimora sui verdi pascoli di Doana, sopra Laggio e Lorenzago, a cavallo fra Cadore e Carnia.

Il padre della fanciulla però non vedeva di buon occhio un simile amore. Non riusciva a concepire l’unione di due esseri così diversi: lui enorme e ricchissimo, se pur giovane e buono; lei piccola e gracile, meravigliosa d’aspetto ma figlia di un povero capo di pastori e contadini.

E poi Soandre era stata promessa sposa a un altro giovane e la promessa, a quei tempi, era sacra.

Così il padre aveva invitato Soandre a non incontrarsi con Tudaio, ma i due giovani si trovavano spesso fra i boschi della Val Piova o in riva al fiume, e i loro incontri erano sempre più numerosi e pieni d’amore.

L’ira del padre

Una sera, di ritorno dal bosco, accompagnata da Tudaio, Soandre si sentì prendere per i lunghi capelli dal padre che le gridò in faccia la sua proibizione e minacciò Tudaio con l’arco teso: «Sta alla larga da mia figlia se non vuoi morire colpito da questa freccia».

I due giovani si separarono con la morte nel cuore, ma più tardi trovarono il modo di incontrarsi sulla bassa collina, oltre il fiume, dove nessuno li avrebbe visti. Almeno così pensavano.

Invece, se ne accorse il padre che seguì la figlia nascostamente. I due innamorati si erano fermati sull’erba fresca di un prato, ai margini del bosco, e il re gigante accarrezzava teneramente Soandre, appoggiata sulle sue ginocchia.

Suo padre balzò fuori da una macchia di boranci e puntò l’arco sul petto del giovane. «No padre, non farlo. Egli è tutto per me», esclamò la coraggiosa ragazza che tentava di far scudo col proprio corpo a Tudaio.

«Lascia perdere, Soandre. Se volessi, potrei stritolarlo, ma è pur sempre tuo padre, perciò lo perdono», e allontanandosi il giovane scese il crinale, sul sentiero che portava ad Euganea.

Ma il vecchio, corroso dall’ira, fece scoccare la freccia che colpì mortalmente il giovane alla schiena.

Monte Tudaio - Foto: Tamara De Marchi

L’amore scolpito nella roccia

Egli stramazzò tra i mughi, guardò con gli occhi sbarrati la dolce Soandre che gli cadeva vicino colpita da una freccia al cuore. E sul luogo cadde un profondo, arcano silenzio.

Allora la schiena del gigante prese ad ingrossarsi, si gonfiò come una gobba immensa, alzandosi verso il cielo carico di nubi rossastre e di lampi. Intanto, il gigante si era pietrificato, mentre ai suoi piedi spirava la dolce Soandre.

Poi, tutto ritornò calmo. Se ne andarono le nuvole, tacquero i tuoni, si spensero i lampi, e in fondo alla valle apparve un monte gibboso che prima non c’era. Ai suoi piedi scorreva un torrentello cristallino che scendeva verso il Piave con un continuo, debole lamento…

Ancora oggi il monte Tudaio è lambito a meridione dal Rio de Soandre che accarezza le sue pendici, ripetendo un antico gesto d’amore.

Monte Tudaio

2024

Sul Monte Tudaio è possibile visitare i resti di un forte militare costruito durante la Prima Guerra Mondiale.

Monte Tudaio

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